Tutti al FAME

    Vi faccio una domanda: può una sola persona cambiare il volto di una città? Non stiamo parlando di un dittatore nè di un imprenditore, un sindaco o un terrorista. Sto parlando di un ragazzo senza troppi mezzi ma con idee intelligenti e una sana follia. Sto parlando di Angelo Milano e di quello che sta facendo a Grottaglie, un paese in provincia di Taranto noto principalmente per la tradizione delle ceramiche.

    Angelo è il promotore e curatore di FAME Festival, un festival di arte che coinvolge le più grandi firme della street art mondiale. Nomi come Blu, Ericailcane, JR, Os Gemeos, Dalek, David Ellis e molti altri ancora, a Grottaglie sono di casa e, negli ultimi tre anni, hanno tappezzato i muri della città con i loro disegni.

    Io un giro a Grottaglie già l’ho fatto questa estate ma domani ci torno per l’apertura della mostra, è un modo anche per vedere i murales che non sono riuscito a vedere ad agosto o perchè non ho avuto tempo o perchè non erano stati ancora completati.

    Vi racconto com’è andata. Con Massimiliano, mia cugina, Giuseppe e la loro figlia quattrenne siamo arrivati a grottaglie e subito ci siamo imbattuti in un esperto d’arte locale: il posteggiatore. Tale posteggiatore, le cui membra erano variamente decorate da tatuaggi di una fattura non tanto legata alla moda tribale quanto piuttosto a passatempi carcerari, ci ha subito detto che il paese è pieno di murales, basta chiedere in giro per farseli indicare, ma che a lui piaceva molto uno dove c’erano dei soldi che uscivano dalla terra. Sì quello era il suo preferito. Effettivamente è bastato chiedere in giro, alla barista, ai vari commercianti e passanti, perchè tutti si comportassero da perfette e gentilissime guide turistiche e sempre immancabilemente ci indicavano quelle preferite, segno che queste opere non erano avvertite come estranee o astruse, ma come elementi della propria città, del proprio spazio.

    Dopo varie telefonate, incontri saltati, appuntamenti rimandati, riusciamo a fissare un incontro con l’organizzatore della mostra, Angelo, il quale ci da appuntamento al castello. Segno di riconoscimento: nessuno, tanto, dice, quando arrivate vi riconosco. Da quel momento Angelo non ci ha più abbandonato e, prima a piedi per il centro storico, poi stipati in macchina in 6, per le strade della periferia, ci ha mostrato molti dei murales. Di ognuno ci ha raccontato retroscena, particolarità, scontri con proprietari furiosi e poliziotti sfastidiati, il tutto sottolineando i momenti salienti con il dialetto grottagliese.

    Ci ha raccontato del tipo furioso che ha preteso che gli si riverniciasse l’auto per delle macchioline di pittura quando il murales era a oltre 100 metri di distanza, del vecchietto che un bel giorno è intervenuto in un’opera di restyling creativo su un’opera di Blu, della gente che portava da mangiare e bere agli artisti mentre erano all’opera, della signora che si rifiuta di dargli l’autorizzazione per usare il muro di casa e che ogni volta che vede angelo lo manda affan… in grottagliese stretto, della dedica che hanno fatto gli Os Gemeos alla mamma di Angelo per la sua ospitalità, dell’improvviso cantiere sorto proprio intorno all’ultimo murales di Blu che espone una delle catastrofi ambientali nascoste della zona.

    Già, perchè uno degli obiettivi del festival, non è solo quello di portare l’arte in questa landa desolata del tarantino, ma di smuovere un po’ di coscienze. In particolare sollevare dubbi e problemi relativi a una delle discariche più grandi della zona rispetto alla quale l’attenzione della popolazione è sempre più allontanata se non preclusa (per saperne di più). E la recinzione che all’improvviso nasconde l’opera di Blu ne è la metafora se non l’effetto.

    Questo spiega il perchè l’amministrazione locale ignori volutamente un festival di levatura mondiale che non ha sposorizzazioni politiche o economiche di nessun tipo. Come fa allora, vi starete chiedendo, il nostro Angelo a mettere su tutto questo incredibile circo con gente che arriva da tutto il mondo? Semplice: si finanzia con la vendita delle stampe e delle opere che gli artisti realizzano parallelamente ai murales, qualche volta lavorando anche con i ceramisti grottagliesi a pezzi unici di ceramica d’arte, ma soprattutto coinvolgendo le persone, portandole dentro il suo progetto folle di una città dove ogni muro racconta una storia, ospitando gli artisti a casa della santa madre, abbattendo muretti, innalzando impalcature e ponteggi, convincendo (spesso, ma non sempre) le persone a prestare il muro di casa per un disegno, magari scalpellato sull’intonaco annerito.

    Alla fine del giro, dopo averci consigliato una pucceria dove cenare (“Fanno delle pucce untissime, ma la puccia così dev’essere” – confermo) ci ha invitati a prendere una birra nella piazza principale, incredibilmente piena di ragazzi nel mezzo della notte. Ci ha detto che prima non era così, che i giovani stanno tornando a vivere la città, a sentirla di più. Mentre eravamo lì abbiamo assitito a gente che arrivava e chiedeva se, magari, c’era ancora qualche artista per fare un murales sul muro di casa, cosa incredibile fino a un paio d’anni fa, quando i primi murales erano stati osteggiati, bloccati se non addirittura cancellati. Ora, invece, sono gli stessi grottagliesi che chiedono di farsi decorare pareti cieche e muri di recinzione.

    L’opera preferita dal critico d’arte ufficiale grottagliese precedentemente denominato “il posteggiatore” (Nunca via Hi-Fructose Magazine)

    Blu (via Hi-Fructose Magazine)

    Os Gemeos (via Hi-Fructose Magazine)

    Vhils (via Hi-Fructose Magazine)


    61 thoughts on “Tutti al FAME

    1. confermo. bellissima iniziativa. bravo e molto disponibile angelo. vi invidio moltissimo per domani: ho visto che nel frattempo (da quando sono stata anch’io ad agosto) sono state realizzate altre meraviglie. tornate con molte foto e molti racconti.

    2. Per tutti quelli che non possono recarsi a Grottaglie dato l’inizio dell’anno universitario…
      Sarebbe bello creare una “google/maps” dove vengono indicati tutti i lavori. E poi con street view vederli direttamente… :-)

      1. abbiamo aggiornato la gmap con gli interventi 2010, a presto condividiamo.
        Stuffy, il sabato e domenica non si va in facoltà, potevi anche fare un giro con noi!
        (ma che centra jack shepard di lost? è qualcosa di voi gggiovani?)

    3. Pingback: millo

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