NO!DESIGN #55-56

    Non c’è niente da fare: quando uno la creatività ce l’ha dentro prima o poi trasborda straborda e finisce per generare di nuovo qualcosa di unico. Così succede per l’amico Paolo, uno dei primi NO!Designer della nostra ormai pluriannuale ricerca (No!Design #2), che qui ci propone e descrive ben due nuove creazioni.

    Dunque,
    non ho ancora perso il viziaccio, no, meglio, la dipendenza, è peggio dell’alcolismo e dell’eroina, quella cosa che a un certo punto, mentre stai leggendo, o mentre vedi annozero, o mentre guidi o passeggi, ti arriva, non si sa da dove, sotto forma di una scarica nel cervello, un flash, immagini nitide, perfette al millimetro, di quel che deve accadere a determinati oggetti che hai dentro casa, oggetti qualsiasi, possono essere oggetti semplici oppure possono trovarsi all’interno di altri oggetti e quindi passibili (passibili? direi colpevoli!) di essere smontati e riassemblati in forme nuove e assai più confacenti alla più insulsa delle esigenze della vita casalinga.
    È la mia addiction, ma stavolta giuro che è l’ultima volta, smonto questi che vi ho fotografato e poi basta, mai più assemblaggi,  bastabastabasta!!!!!!

    Ma passiamo alla spiegazione:

    Oggetto 1: il carrellino porta-portatile (acer da 17”in 16.9)  resosi indispensabile dal momento che ho deciso che mi piace vedere i serial in camera da letto e non più in televisione, un tv color 4:3 che ormai espande verticalmente le immagini) prima di addormentarmi.
    Per ingentilire il tutto ho applicato un stampa, riproducente una stampa di Hugo Pratt (da “corto maltese: tango, y todo a media luz”). I fianchi provengono da una scarpiera il resto… dio solo sa da dove!


    Oggetto 2: il… bè, “comodino”, collocato negli ultimi mesi accanto al letto, come supporto per un abat-jour (al piano superiore) e per
    libri-fumetti (al piano intermedio). Il piano terra proviene da una base di monitor, i supporti da gambe di un letto.
    Stabilità massima!

    ciao!!!!!
    Paolo


    14 thoughts on “NO!DESIGN #55-56

    1. devo dire che il carrellino porta-portatile è talmente orrido da essere poetico: c’è un gusto per il ready-made che manco Duchamp…
      Però l’acme lo raggiungiamo col “comodino”, un oggetto degno del miglior Memphis.
      Caro Paolo: a quando una tua collezione personale?

      1. hai ragione. le sovrapposizioni di forme rimandano immediatamente alla filosofia memphis. aggiungerei qualche tocco di colore….

        sublime inoltre la forma esoterica dall’aspetto antropomorfo.
        totemico.
        una rappresentazione pagana.

        1. del comodino segnalerei anche la maestria strutturale per la quale parlerei addirittura di un paradosso statico unico nella storia del design…

    2. allora invece di smontarlo il comodino lo porto a stonehenge o lo colloco su una delle linee di ley.
      basta collezioni! mi curerò e fonderò una clinica, la “betty ford rehab for no-designers”!!!

      1. caro pief (paolo), tu ci sei già finito su una di queste linee di Iey o forse era una linea elettrica, o tutte e due… altrimenti non si spiega il tuo incredibile dinamismo creativo.
        Ma non ti devi curare!!! Devi capire che quello sano sei tu e non chi non riesce ad apprezzare il tuo talento visionario. Tieni duro per tutti i no!designer del mondo.

    3. No vabbè, scusatemi se faccio l’attaccabrighe, ma io sto sputando sangue su STATICA in these days… e quel comodino mi ha definitivamente ucciso.
      Dopo ore e ore di PLV e affini, vedere una simile ardita soluzione, è come un pugno nello stomaco.

      Vi prego, ditemi che ci sono degli stoppini nel muro, che tengono saldo l’ultimo ripiano in alto… oppure anche del millechiodi pattex… in modo da poter ricondurre il tutto ad una mensola.

      1. @uasda (bel nome, da santa uasda martire protettrice delle mensole) il comodino si regge appoggiato al muro, ma senza fischer o biadesivo. ti dirò di più, al secondo piano\attico regge un abat jour e al primo una pila di libri\fumetti alta 30 cm!
        @rem, tu vuoi farmi diventare il kurt cobain del no-design, ma ho già avuto una courtney love (anzi una courtney “love”) e non sopravviverei a una seconda!

    4. @uasda : statica, quale brutta parola. appena segata. per la 3 volta. attendo con ansia di vincere una pirofila. per fortuna non son sola in questi girone dantesco

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