La spirale del secchione fissato.

    All’inizio fu la Biblioteca comunale.

    1° Anno:
    Entra nella biblioteca, timido, si guarda attorno un po’ spaventato da questo ambiente seminuovo.

    –          Scusi, mi dice dov’è il reparto Architettura?

    –          Reparto Architettura?! Intendevi lo scaffale dei libri di Architettura?

    –          Ehm, si si certo… lo scaffale.

    –          Ah ok, è giù alla fine del corridoio, gira a destra, dopo la terza finestra c’è lo scaffale delle riviste di arredamento… ecco dietro c’è lo scaffale Architettura.

    –          Perfetto, grazie mille.

    Dopo aver sfogliato cinque Casabella sgualciti e con le migliori pagine strappate, esce e cerca una Biblioteca che tratti solo Architettura.
    La trova.
    Diverrà il suo habitat naturale per i prossimi 5-8 anni.
    Gli scaffali saranno come alberi per il piccolo Mowgli architettonico.
    Le bozze di progetto su A2 strappati e gettati per  terra saranno l’humus.
    La responsabile bibliotecaria con quei tratti mascolini sarà la tigre.

    2° Anno:

    E’ giunto il tempo di comprarsi degli strumenti seri per l’esame di Disegno dell’Architettura.
    Si decide di andare nella cartolibreria più specializzata della città per materiale architettonico.
    Una volta entrato, respirerà a pieni polmoni il profumo di grafite e fogli fabriano 220 gr/m^2 acid free … e il suo fisico subirà un fenomeno con effetti a metà tra il trip e l’intossicazione.
    Superata questa empasse,  la matricola non riuscirà a contenere le sensazioni visive e il suo sguardo scandaglierà tutta la cartolibreria per  10-15 minuti buoni: inchiostri a china, tonnellate di fogli di poliplat, centinaia di pennini rotring, migliaia di portamine faber-castell…

    Dopo tre ore buone, esce dal negozio con quattrocentocinquanta euro di materiale (erano 459, ma il commerciante gli ha scontato 9 euri):  tre borse piene e uno scatolone con tutti i tipi di cartoncino.
    Poi si ricorda di un problema:  sta a piedi. E l’appartamento sta a tre km e mezzo.
    A duecento metri dal negozio una borsa di plastica cede sotto le punzecchiate delle squadre Vittorio Martini linea professional.
    Arriverà a casa con una squadra e 3 kg di cartoncino in meno.

    3° Anno:

    Il processo di metamorfosi da Liceale a futuro Architetto è in pieno sviluppo.
    E lo scotto più grande da pagare è la perdita degli amici (soprattutto quelli che lavorano)

    –          Dai oh, son 15 giorni che stai su questo progetto… ma che devi rifare il Pirellone?  (in coro)

    –          Eh beati voi che siete dipendenti… 8 ore in catena di montaggio e poi relax, zero problemi.

    –          E’ arrivato Renzo Piano, con 23 ore al giorno di preoccupazioni! Dai andiamo in Disco tonight!

    –          Ma secondo voi vengo a sbomballarmi con la techno quando domattina c’ho revisione? Eddai su…

    –          Fuck you, man… noi andiamo.

    E anche la fidanzata inizia ad essere infastidita:

    –          Amò,  senti questa sera mi porti al Cinema? C’è l’ultimo di Zalone, è divertentissimo!

    –          Cavolo Deborah, stavo per chiamarti pure io per proporti un bel film!

    –          Daiiii, dici davvero? Che sincronia!

    –          Si si sweetie, volevo andare a vedere la retrospettiva su Le Corbusier,in  francese coi sub-ita che danno in facoltà nell’aula magna… quella col videoproiettore HD!!  Sarà bellissimo!

    –          Ah… ehm… mmhm io a dire il vero preferirei Zalone.

    –          Ok, capisco… ma sei sicura che non preferisci l’immenso LeCorbu? Infondo Zalone l’hai già visto l’anno scorso!

    –          Eh ma questo è un altro film, scemo! Dai ci vado con una amica, non ti preoccupare. Tu vediti pure il commissario Cordier in francese!

    –          Veramente è Le Corb… (*Click* dall’altro capo del telefono)

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    4° Anno:

    La scimmia architettonica ha raggiunto livelli inenarrabili.
    Il lessico da Architetto è ormai formatissimo.
    Anche a casa ormai usa delle parole assolutamente desuete e unconventional… e anche i genitori iniziano ad odiarlo.
    Quindi l’emmentaler = il formaggio coi pertugi.
    Il garage = la pertinenza.
    La grotta = lo spazio ipogeo.
    Quel professore del ca*** (esclamazione in tono dispregiativo) = Quell’inadeguato docente.

    Sul suo browser internet, la cronologia è invasa da siti come Casabellaweb.eu, Detail.de… e i siti porni americani di bassa lega son stati soppiantati da consultazioni porno di ben più alta caratura come Sexinluxuryspaces.org o anche MvrdvHardcore.net.
    Il suo appartamentino da studente è pieno di oggetti di Design… e consulta costantemente le pagine dei giornali in cerca di una inserzione di una Aprilia Motò tenuta bene. Anche non funzionante…solo per metterla in salotto.

    5° Anno:

    Il rombo di un’Alfa Romeo 159 riecheggia nei corridoi.
    Luci colorate rosse e blu davanti al portone della Facoltà.

    << Allora mi dica… con calma ragazzo… no dai non piangere… quali sono le motivazioni del tuo gesto?>>

    (schizzando dei piccoli draft sui fazzoletti di carta bagnati..)
    “ Avevo finito da poco le mie 8 bozze di progetto  fatte a mano… tutte su carta Fabriano 220 gr/m2 acid free, quando Adalgiso mi passa davanti al banco velocemente e la folata di vento mi rovescia 3 tavole per terra, profanandone il contenuto. Resisto alla tentazione di picchiarlo e non dico nulla ad Adalgiso.
    Sfogo la rabbia rifacendo le 3 tavole in 30 minuti.
    Arrivato il professore Adalgiso mi frega il posto e fa revisione prima di me.
    Faccio training autogeno e mi calmo… fino a quando non odo i suoi riferimenti progettuali: MVRDV,  Le Corbusier e l’Aprilia Motò, in una improbabile amalgama di idee, totalmente decontestualizzate.

    E’ troppo per una giornata sola.
    Questione di millisecondi. Afferro la riga da 90 cm Vittorio Martini in lega di Carbonio e Titanio rinforzato e la scaglio sulla sua testa con un carico distribuito di approssimativamente 2000 KN/mm2.
    Ora in carcere potrò barattare la telefonata che mi spetta con una nuova riga Vittorio Martini?”

    << M-ma certo, vedremo di accontentarla. Ora mi segua in centrale prego…>>


    15 thoughts on “La spirale del secchione fissato.

    1. piccolo Mowgli architettonico, Sexinluxuryspaces.org è un bel nome per un dominio, se fossi in te correrei a registrarlo prima che lo faccia Adalgiso.

    2. sempre impareggiabile UASDA… il prossimo post lo voglio sulle leggende metropolitane però… (tipo mio cuGGino conosce uno che si è sucidiato all’ennesima volta che veniva bocciato all’orale di statica ecc…)

      p.s: il “si si, sweetie” era da 10…

        1. @Evilià: thanks per l’idea delle leggende metropolitane. Aggiungo al foglio word dove mi son segnato tutti gli argomenti.
          Buttato giù da tempo ci avrei l’argomento su GLI ASSISTENTI… e dopo queste festività natalizie devo assolutamente buttare giù propiopeffforza il classico “LE DOMANDE DEL PARENTADO AD UNO STUDENTE DI ARCHITETTURA” (del tipo, che ogni anno, lo stesso vecchio zio ti domanda: Ma tu non facevi Ingegneria Edile?! Ahh fai architettura? Ma dai… non me lo ricordavo…)

          @Rem: nelle mie intenzioni volevo un pò sfottere “l’inglesizzazione trash” dei nuovi ggiovani… che parte dal rap eminemmiano e si affina con i telefilm visti in streaming sub-ita…. inglesizzazione che si limita a poche parole in slang, e poi continua in Italiano perchè l’inglese non lo si conosce comunque.
          Per cui il vecchio <> si trasforma in <> oppure anche il <> che diventa <>

            1. :D Ahaha, ma io avevo scritto le traduzioni col formato < > si trasforma in < >.

              Anyway, li metto così… lisci:
              Era:
              – Oh Fratè, come butta?
              in
              – Ehi Bbbrò, uotsapp??

              oppure
              – Ciao amisci!
              in
              – Hello dude!

              (questa cosa della scomparsa della citazione dentro al < >, mi ha fatto ricordare che ogni volta che mi loggo, nella bacheca vedo sempre il messaggio “È disponibile WordPress 3.0.4! Si prega di avvisare l’amministratore del sito.”
              Ecco, io ho avvisato. )

              1. ci abbiamo provato una volta con un altro sito ad aggiornare la versione di wp col risultato di aver perso tutto il sito, indi, non ci pensiamo proprio…
                grazie dell’avviso comunqe, dude.

        1. eh già!!!
          Quei pazzi sono davvero pazzi!!! Non sono come il nostro caro prof che l’esame lo costruiscono durante l’anno. NO!!!
          Non ti si filano e poi ti tengono 1 h e mezza ad un esame orale (che poi tanto orale non è…)
          Ciao Emi!!! ;-D

    3. Sexinluxuryspaces.org!!! Lo voglio anche io!
      (Considerando che avrai chiamato volentieri un mio futuro studio “Sibariti architetti immaginari”…

      1. bello, anche all’inglese, sybaritic imaginary architects SIA
        vedo che viaggiamo sulla stessa lunghezza d’onda…

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