David Byrne: Come l’architettura ha aiutato la musica ad evolversi



    David Byrne

    TED, Febbraio 2010

    Mentre la sua carriera cresceva, David Byrne è passato a suonare dal CBGB al Carnegie Hall. Si chiede: il luogo fa la musica? Dal suonare i tamburi all’aperto, alle opere wagneriane all’arena rock, esplora come il contesto ha spinto l’evoluzione musicale.

    fonte: TED


    18 thoughts on “David Byrne: Come l’architettura ha aiutato la musica ad evolversi

    1. AST tutti,
      ma perché non organizzate una puntata radio su >> http://www.spreaker.com
      Un po’ come fa Alessio Bertallot il lunedì sera >>> http://www.spreaker.com/user/bertallot/casa_bertallot_14_ottobre_2013?error=access_denied&error_code=200&error_description=Permissions+error&error_reason=user_denied
      Magari mettendo su spotify le playlist architettoniche >>> https://play.spotify.com/playlist

      Che ne dite una serata di fine anno usando alcuni social o skype per parlare.

      A dopo,
      S

    2. Bella idea Salvatore, tra le “ArchiTunes” pubblicate da noi c’è molto da selezionare, consideralo per adesso un calderone di spunti. Nel frattempo se vuoi contribuire ad arricchire le playlist mandaci qualche dritta.
      A presto,
      M

    3. Massì,
      forse avete già parlato di Suburbia dei Pet Shop Boys. Vero?

      Copio e incollo da Wikipedia:
      “I Pet Shop Boys scrissero Suburbia ispirati dal film Suburbia del 1984, girato da Penelope Spheeris, che parallelamente alla canzone narra la violenza e lo squallore dei suburbi di Los Angeles; in aggiunta di ciò, la tensione dei rioni di Brixton del 1981 e del 1985 (di cui Tennant ricordò) indusse il duo a pensare alla situazione che la gioventù dei suburbi potesse vivere.

      Il brano contiene anche diversi campionamenti che ricordano le violenze che accadono nei suburbi: ruomori di folla, cani che abbaiono e vetri rotti. Questi suoni appaiono anche nel videoclip che il duo girò, videoclip che contiene circa un minuto di questi campionamenti e suoni[3]. Questo è uno dei tanti elementi che differenziano la versione singola dalla versione originale inclusa nell’album Please.

      Tornando al videoclip, diretto dal fotografo Eric Watson, il duo decise di girarlo nei suburbi di Los Angeles. La decisione fu presa anche in considerazione al fatto che i Pet Shop Boys si trovavano a Los Angeles in occasione degli MTV Music Awards del 1986.”

      PS: bene rem mi mancava la tua presenza

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