Tira più…

    Ieri sera gran galà dell’architettura pescarese: la facoltà sembrava essersi riversata dalle aule surriscaldate dell’università alle strade surriscaldate della Pescara vecchia.
    Tra visite a studi di architettura under 35 (?!?), installazioni di ceramiche creative, televisori portatili più grandi del mondo, palloni gonfiabili che sembravano lune piene artificiali, graffiti estemporanei e buffet ricercati, abbiamo incontrato amici, improvvisato riunioni condominiali, passeggiato e scoperto angoli nascosti di Pescara attraverso terrazze e balconi incastrati tra palazzi che siamo abituati a guardare solo da fuori.
    Anche se, forse, alla fine, le finalità dell’evento di Svecchia Pescara non erano proprio note a tutti i convenuti, le strade del centro storico sono state animate da una bella fauna locale diversa da quella che normalmente affolla il centro il fine settimana.

    E, ancora una volta, abbiamo scoperto quanti siamo (ma quanti siamo!!!), quanto siamo giovani (o almeno dentro, molto dentro), belli (idem come sopra) ma soprattutto quanto non contiamo una cippa.
    Eppure basterebbe poco, fare rete, convogliare anche il 2% delle forze verso obiettivi comuni.
    Ma, si sa, la categoria degli architetti è forse la più litigiosa del creato (anche più del tasso del miele) e, non a caso, pare che tutto possa funzionare solo se a organizzare sia il centro antiviolenza contro le donne.

    Del resto, vale lo storico adagio: tira più una tartina imburrata con due uova di lompo che il convegno mondiale di urbanistica.

    Dimenticavo una notizia importantissima: abbiamo scippato a Channelbeta la nuovissima e ambitissima rubrica di Frida, l’architetto del cuore, prossimamente su questo blog.






    41 thoughts on “Tira più…

    1. Di 35 c’erano solo i gradi! Ne sono veramente tanti di architetti, molti sorrisi sinceri, molti altri no…molti sguardi taglienti! ehm…troppo acido?

      1. 35° all’aperto perché dentro gli studi si toccavano temperature da altoforno. Ho visto uscire gente che sembrava essere stata cotta a vapore, come delle aragoste, stesso colore.
        Sguardi taglienti? Se non ci fossero sai che noia queste occasioni di bollitura socializzante!

    2. L’idea di fare rete mi trova assolutamente d’accordo perché l’essere così tanti ma essere sempre “tra di noi”, a me sembra, non ci permetta di crescere. Così facendo i nostri sforzi, la nostra passione ed il nostro impegno (nostro di tutti, naturalmente, visto quanto lavoro tutti ci mettiamo per mostrare le nostre capacità) sembra che rimangano chiusi in un ambito autoreferenziale, molto poco costruttivo.

      1. è vero siamo autoreferenziali per indole (siamo snob ed elitari), per vocazione (non è caso che uno degli attributi di dio è quello di “architetto” e quante divinità possono stare nella stessa stanza prima che scoppi l’apocalisse?), per formazione (a lavorare in gruppo si fa squadra e tutti gli altri son nessuno), per necessità (a livello sociale siamo considerati meno che zero), l’occasione di ieri ha fatto scoprire a qualche pescarese che esistono anche degli studi di architettura nel centro storico e non ci sono solo lounge-bar e pub.
        Magari avranno anche capito che a entrare in uno studio non si rimane fulminati o di sale, ma che si tratta anche di ambienti piacevoli e accoglienti.
        Certo non basta, e a parte la curiosità di vedere gli spazi (classico voyerismo da architetto) mi sarebbe piaciuto anche conoscere i lavori e le capacità che ognuno degli architetti coinvolti mette in campo quotidianamente.
        E poi mi sarebbe piaciuto entrare anche dentro studi non necessariamente di architetti, perché non coinvolgere giornalisti, grafici, commercialisti o avvocati? Forse che per essere creativo bisogna saper usare la matita (o la sheffer, per chi è della vecchia scuola)?
        In ogni caso, prendiamo le tante e belle cose positive, l’importante è procedere.

    3. La categoria dei disegnatori (ma quanti saremo?) non osa riunioni di sorta: ci si scannerebbe tra autocaddisti, microstatationauti, allplannisti, radarchimen e i nerdoni di sketch-up…
      Magari sarebbe anche divertente

      1. m.arch sei un genio, dovresti fondare una nuova disciplina: la etno-zoo-software-logia e le sue infinite specie.
        Io aggiungerei i primusiani, gli excellisti, i wordisti, i pauerpointiniani, i fotoscioppisti, i treddistimaxiani, i cinemaquadristi, i flascisti, gli illustratoriani, i fainalcattisti, i premieristi e, per finire, i gimailisti (quelli che di lavoro scrivono solo mail, e ce ne sono tanti)

    4. Leggo dall’articolo:
      “Pescara vecchia sembra aver superato il picco della parabola ascendente della sua vita: locali che chiudono, permessi che saltano, stupri, risse, sparatorie, e qualche volta ci scappa anche il morto”

      …Sono ormai 8 anni che sto qua…e sinceramente non leggo tutte queste “illazioni”…apparte il morto che non ricordo se ci sia stato…
      Pescara mi ha sempre suscitato una certa curiosità.Spesso ho chiesto a persone che hanno vissuto “la pescara ’80-’90” come si viveva, dove si andava ecc…e molti mi hanno detto che in quegli anni pescara, ma in particolar modo l’attuale corso manthonè, fosse uno squallido luogo di spaccio e malaffare. Se dovessi tener conto di ciò che mi hanno detto, dovrei dire che la situazione attuale, a confronto, è oro colato?

      …remme… tu che ci stai da prima di me…che mi sai dire a riguardo?

      1. all’epoca non c’ero, e se c’ero ero distratto…
        non posso proprio parlare, non sono un abituè di pescara vecchia, al massimo mi contendo le panchine di piazza unione con i pensionati (ed è sempre una dura lotta per quelle 4 panchine scomode e strette che più di 2 persone non ne entrano)

    5. se garba l’idea si può andar di pbblicazione del bestiario (nuova categoria di post), cadenza aperiodica, ovviamente

    6. e per fortuna che dio è architetto, fosse stato ingegnere non ci sarebbe stato nulla da scoprire (e saremmo fatti di AISI104)
      :)

    7. Wow. Sono allibita. Innanzitutto la manifestazione NON era dedicata agli studi da architetti, ma più in generale ai creativi under 35. Infatti tra gli studi aperti c’era ad esempio quello di Arago design (i ceramisti e designer intervistati anche da AST) e Yang Studio (produzione video).
      L’articolo poi è ridicolo. Nessuno voleva denigrare pescara vecchia. Ananke è un’associazione molto seria e l’intento era proprio il contrario di quello che si afferma nell’articolo. E il successo della serata ne è dimostrazione. Forse la signora del Samboa ha sottovalutato la potenzialità dell’evento (non partecipando) e adesso rosica gettando merda su una bella cosa?

      1. si attaccano alle parole scritte sul flyer senza entrare minimamente nelle finalità dell’evento.
        Sono d’accordo con gianluigi, la polemica è sterile e svaporerà come il sudore delle ascelle in queste torride notti d’estate.

    8. bellissima iniziativa, per noi con Channelbeta è stato il primo eventi ufficiale nella nostra città. Sinceramente non ci aspettavamo un successo così grande, le persone in transumanza per i vari studi erano davvero molte. Per quanto riguarda le polemiche, ognuno è libero di dire e pensare ciò che vuole, quando si fa qualcosa c’è sempre qualcuno che critica polemizza… in fondo fa parte del folklore, il modo migliore per rispondere a queste polemiche è con un sorriso.

      1. Diciamo la verità, la colpa per tutta questa polemica afosa è vostra: per una volta gli avventori del vostro studio sono stati più numerosi di quelli dell’adiacente pub.
        Temono la vostra concorrenza!
        Del resto basta poco, dopo l’aperitivo cenato il futuro è l’aperitivo progettato: accogli i clienti e, tra uno spritz e un prosecco, fai vedere le proposte per la nuova casa, il tutto indossando una vistosa parrucca di lunghissimi dreadlock e cantando classici della bossanova.

    9. Bella l’idea dell’aperitivo progettato, mi hai ricordato che effettivamente con channelbeta facemmo una serie di eventi aperitivo “O-Live, parla come mangi, aperitivi di architettura” in diverse città italiane tra cui Pescara. Organizzano diversi incontri all’Ecoteca invitando Giovanni Vaccarini, i 5+1, gli Stalker ecc… La partecipazione era sempre molto numerosa… Forse sarebbe il caso di replicarli, magari nei locali di pescaravecchia, cosí da evitare possibili gelosie…

      1. belli gli O-live!! dobbiamo ripetere!!!
        (c’e’ anche gente che si è fidanzata… non solo architettonicamente, in quel’occasione >__< )

      2. non è esattamente quello che intendevo ma va bene lo stesso. L’importante è che ti metti i deadlocks. :-)

          1. (sì lo so che reggae e bossanova sono cose diverse, ma citavo dj globster… a proposito, lo intervistiamo?)

    10. incredibile anche il SINDACO pretende le scuse!

      riporto le notizie:
      nella brochure c’è un testo virgolettato, attribuito a Francesco Giorgino, tale architetto e artista, di Pescara, un testo che recita ‘Pescara vecchia sembra aver superato il picco della parabola ascendente della sua vita: locali che chiudono, permessi che saltano, stupri, risse, sparatorie, e qualche volta ci scappa anche il morto’.

      La brochure ha fatto andare su tutte le furie anche il sindaco Mascia che pretende le scuse dell’autore del volantino: «il centro storico di Pescara non è un luogo di violenza, non è un luogo di disagio, né tantomeno di sparatorie o stupri», commenta con forza il primo cittadino.

      «Come sindaco della città mi sento offeso per tale episodio che intende gettare una macchia su un territorio che tanto sta lavorando per emergere dalla crisi. Ogni giorno ci troviamo a difendere l’immagine del capoluogo adriatico da forze politiche che, anziché collaborare per lo sviluppo del territorio, non si fanno scrupoli di screditare la città e le sue forze produttive. Non intendiamo ora accettare tale identico comportamento da parte di artisti che evidentemente non conoscono Pescara»

      fonti:
      http://www.newsabruzzo.it/​news/svecchia-pescara-la-b​rochure-dello-scandalo/417​7.htm

      http://www.primadanoi.it/m​odules/articolo/article.ph​p?storyid=7606

      1. I blindati e i carabinieri in assetto antisommossa che hanno stazionato ogni fine settimana nei pressi di Pescara Vecchia stavano lì per godersi la vista della movida pescarese o per evitare che scoppiassero risse e accoltellamenti?
        A sentire certi gestori e il sindaco sembrerebbe la prima ipotesi.

      2. “…da parte di artisti che evidentemente non conoscono Pescara” ah sì?
        invece lui in giro per pescara vecchia e a farsi le birrette da vinieoli e al post bar tutte le sante sere?!?!

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti. Oppure iscriviti senza commentare.