Metamorfosi

    A proposito di parole “mantra”, di parole “totem”, di parole “guida”.

    Nell’ultimo post metamorfosi era la parola “chiave” che mi sembrava utile a leggere le opere di Andrea Di Cesare. Oggi leggo questo da L’oroscopo di Foucault su Napoli Monitor e scopro un sentiero che forse cercavo.

    toro

    E allora non saluteremo con rimpianto l’anno che passa. No, troppe cose che non vanno, governi tecnici e pomeriggi pieni di Barbara D’Urso, crisi economica e giornalisti lecchini, l’inferno del trasporto pubblico, figli di veline e calciatori, la farfalla di Belen, il fidanzato di Belen, le foto della sorella di Belen, vite consumate nel giro di un giorno come le storie di amore che si consumano nel peggiore motel. Va bene, non neghiamo che sia un periodo difficile. E giustifichiamo la fase di apparente quiete che avete scelto per dare un tono al vostro smarrimento. Ma, ora, con i piedi ben saldi è tempo di ricominciare. Perché, nell’anno che viene, più che mai è necessario rimanere assieme, conoscere e aprirsi, camminare a fianco di quelli che mantengono il nostro stesso passo e hanno lo stesso nostro desiderio di bellezza. Cosa fare? Leggete qui Michel Foucault: “Occorre aprire la via di una trasformazione, di una metamorfosi, che non sia semplicemente individuale, ma abbia un carattere accessibile agli altri”. Come farlo? Bisogna collegare ogni esperienza personale “a una pratica collettiva e a un modo di pensare”. Nell’anno che viene dovete esercitarvi nel gioco difficile della metamorfosi.

    Non vorrei dire, ma questo oroscopo è mooolto meglio di quello di Brezsny.
    (Grazie a Salvatore per avermelo fatto scoprire)

    Andrea Di Cesare, Untitled 2012. Photo Pippo Marino


    10 thoughts on “Metamorfosi

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti. Oppure iscriviti senza commentare.