L’architetto fricchettone

    Ci capitavano visitatori di ogni genere. Quell’architetto simpaticamente fricchettone, per esempio, che dopo essersi raccolto a Brasilia davanti all’opera di Niemeyer volle anche lui salire fino al Cearà, e che lo portassimo “nell’interno”.
    Eccoci tutti e due in macchina sotto il sole bianco, direzione Canindé, probabilmente…
    Tutt’a un tratto, in quella monotonia grigio ocra, appena dopo una curva apparve un grande campo, come un’esplosione di vegetazione.
    “Fermati,” gridò il mio passeggero, “fermati, fermati!”
    Per poco non saltò giù dall’auto in corsa.
    “Quell’erba!”
    Urlava, con gli occhi fuori dalla testa.
    “Cazzo, quell’eeeerba!”
    Non mi sono fermato. Sarebbe ancora lì a fumarsi un campo di manioca.

    Daniel Pennac, Ecco la storia, Feltrinelli, Milano 2003, p.77


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