Come trovare lavoro in un piccolo studio

    Ho trovato questo post di Seth Godin. Lui è un guru del copywriting e del marketing e di non so quante altre cose. In genere ha un atteggiamento del tipo “io ho capito come va il mondo, tu no, ma se vuoi, dietro un modico compenso, te lo dico” (ovviamente per briciole e cenni, casomai le istruzioni finissero troppo presto.

    Comunque, questi sono i suoi consigli su come trovare un posto di lavoro presso una piccola azienda, che si prestano benissimo nel caso in cui, per esempio, si parli di un piccolo studio di architettura e, al posto di “scrivere” si sostituisca la parola “disegnare”.

    1. Impara a vendere. Ognuno ha venduto qualcosa, almeno una volta, anche se è stato a tre anni solo vendere alla mamma la necessità di un pisolino. Un sacco di persone hanno deciso che non vogliono vendere, non sanno vendere, non venderanno mai, ma quelle stesse persone devono capire che probabilmente andando a cercare un lavoro non stanno facendo altro che vendere.
      Le piccole imprese hanno sempre bisogno di persone che sappiano vendere, perché la vendita si ripaga da sola. Non è una spesa, è un profitto.
    2. Impara a scrivere. Scrivere è una forma di vendita, in modo indiretto. Oggi più che mai c’è scrittura nel mondo degli affari, e se si può diventare un copywriter persuasivo, si è praticamente un venditore, e ancora meglio, il tuo lavoro è in crescita.
    3. Impara a produrre video straordinari e multimediali. Questo è esattamente come la scrittura, ma per le persone che non amano leggere. Ancora meglio, sii sicuro di unire a questa abilità significative competenze tecniche. Sì, si può imparare a programmare. Il fatto che tu non ne abbia voglia è uno dei motivi per cui è una risorsa così richiesta.

    Ora che hai imparato queste abilità (ognuna delle quali richiede tempo e coraggio, ma non denaro), comprendi la prossima cosa sulle piccole imprese – che non assumono per riempire un posto vacante. A differenza di una grande azienda con organigramma e livelli retributivi, un’azienda molto piccola è un organismo, non una griglia. Il proprietario è molto più disposto a prendere un libero professionista o qualcuno che lavora su lavori specifici piuttosto che un generico aiutante.

    E molte piccole imprese non sono molto portate a prendere iniziative percepite come dei rischi. Preferiscono riempire gli ordini piuttosto che correre il rischio e andare fuori a cercare una persona che rappresenta un rischio. E questa è la vostra occasione.

    Quando ti presenti e ti offri di fare analisi, di collaborare a un sito web o scrivere una lettera di vendita o a fare alcune chiamate di vendita – senza soldi sul tavolo – molti piccoli imprenditori ti prenderanno, soprattutto se sono a corto di liquidi, se sono orientati al profitto e ti conoscono di fama. (Si prega di non trascurare l’ultimo punto).

    Suggerimento: non presentarti aspettandoti subito un sì. E’ qualcosa che si guadagna nel tempo…

    Il resto è facile. Una volta che dimostri che fai guadagnare più di quello che costi,  è solo una questione di tempo impostare un piano di pagamenti.

    Questo probabilmente ha molto più a che fare con l’incertezza e l’autopromozione di quanto chi cerca lavoro sia disposto a fare. Il che è precisamente il motivo per cui funziona.


    8 thoughts on “Come trovare lavoro in un piccolo studio

    1. Io non disegno, scrivo. A leggere quelle parole in campo verde sembra un’impresa facile riuscire a vendere il proprio lavoro. MA. Non so come ve la passate voi architetti, noi copywriter/editor qui in Italia non vendiamo proprio niente, perché pare che tutti diano per scontato che a scrivere si impara alle elementari. Tutti abbiamo fatto le elementari, no? Ciao
      cristina

      1. cara cristina, come architetti ce la passiamo MALISSIMO
        però nel post di Seth Godin c’è un aspetto interessante che mi piaceva sottolineare e cioè che bisogna sempre avere un atteggiamento attivo in quel che si fa.
        Nel senso, se sto cercando un lavoro, dovrei chiedermi: perché dovrebbero scegliere proprio me? Cosa so fare rispetto agli altri? quali sono i miei punti di forza e quali quelli deboli?
        è un discorso in astratto, eh, perché poi nella pratica le cose sono diverse (soprattutto da noi) ma una volta tanto mi piaceva fantasticare un po’…

        1. però c’è un fondo di verità, la casa la costruiscono tutti, anche le formiche e nessuno ha insegnato loro le regole vitruviane, per dire…

    2. io ci sto dentro fino al midollo su sto post…però rem, ammettilo: hai postato tutto ciò, solamente per il 3o punto…cosi puoi bullarti di quanto sei bravo con i tuoi corsi di rappresentazione! :) :) :) :)

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