architecture feticism

    Scusate se calco la mano. ma il tema è più che mai attuale e questa storia meritava uno spazietto tutto suo. 

    In fondo è pur sempre un blog di architettura.

    “Erika La Tour Eiffel, ex soldato americano è una delle persone alle quali si può associare il termine di feticista dell’architettura. 

    La sua prima cotta l’ha avuta con Lance, un arco che l’ha aiutata a diventare un arciere di classe mondiale, è infatuata del muro di Berlino e inoltre sostiene di avere un rapporto fisico con un pezzo di recinzione che tiene nella sua camera da letto.

    Ma è alla Torre Eiffel che Erika ha promesso il proprio amore, sancito da una cerimonia intima alla quale ha partecipato un ristretto gruppo di amici.

    Dal giorno del matrimonio ha cambiato legalmente il suo cognome in La Tour Eiffel.”

    dal The Telegraph

     

    Auguri e figli maschi!


    44 thoughts on “architecture feticism

    1. …beh…tenendo conto che il “marito” regge bene la trazione ma a compressione arranca..mmhh…la vedo dura a letto!

    2. in fondo noi architetti siamo tutti un po’ feticisti per i materiali… legno, pietra, vetro… il mio professore di normative mi diceva sempre che adorava Venezia per la possibilità di accarezzare tutti quei ponti in pietra durante il tragitto verso Santa Marta…

    3. in qualche modo è facile capirla: non ti tradisce, è sempre lì per te, è una presenza rassicurante, non beve, non rutta, non fa le puzze e non guarda le partite con gli amici. Cosa vuoi di più?

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

    Ricevi un avviso se ci sono nuovi commenti. Oppure iscriviti senza commentare.